L’arte nei musei di scienza
di Luigi Campanella

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Sunto: La produzione e il commercio degli strumenti ebbero origine da un’ampia gamma di altre attività, come l’orologeria, la tornitura, l’incisione e la fusione. Nel Rinascimento, infatti, un ristretto gruppo di coloro che esercitavano queste arti si dedicò alla fabbricazione degli strumenti, dando così origine a una manifattura specializzata. Fu questo un processo lento e l’associazione tra la fabbricazione degli strumenti e l’orologeria e, più in generale, la meccanica di precisione proseguì ben oltre il XVIII secolo, poiché la fabbricazione degli strumenti condivideva con queste ultime non soltanto le tecniche e le conoscenze, ma anche una parte del suo oggetto.

Abstract: The production and the commerce of the scientifi c instruments had origin from a large variety of other activities such as jewelry,watch manifacture,design.turning,melting, carving.On Renaissance few of them who exerted these arts dedicated their own work to the building of scientifi c instruments giving birth to a specialized manifacture.This process of interaction between two different fi elds went on till and after 18th century so leaving us as result the presence of art in scientifi c instruments. This process was also favoured by the infl uence of classic art on the culture of the period.

Luigi Campanella è professore ordinario di Chimica Analitica e di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali.Titolare di Chimica Agraria e poi di Chimica del Suolo, di Chimica del Restauro e di Chimica degli Alimenti presso l'Università degli Studi di Roma "Sapienza".
È autore di oltre 500 lavori nei settori della Chimica Analitica, dell'Elettrochimica, della Chimica
Ambientale, delle Biotecnologie Analitiche,della Chimica dei Beni Culturali. In particolare ha
preparato, caratterizzato e applicato numerosi biosensori, basati su enzimi immobilizzati o su
tessuti vegetali, per la determinazione di sostanze di interesse clinico, farmaceutico ed ambientale e
per la datazione di reperti archeologici cellulosici. Con queste ricerche è entrato a far parte del
Gruppo di Ricerca CEE su "Biosensori".
Ha anche studiato l'applicazione di metodi chimici e biologici alla degradazione e alla rimozione
di inquinanti. È autore di 6 libri nei campi della Analisi Industriale e Applicata, della Chimica Analitica,della Chimica degli Alimenti,della Filosofia della Chimica,della Museologia Scientifica e della Chimica per l’Arte. Presidente della Divisione di Chimica Analitica della Società Chimica Italiana negli anni 1989-1990 e di quella di Chimica dell’Ambiente e dei Beni Culturali nel triennio 2004-2006. Vice presidente della Società Chimica Italiana dal 1990 al 1992. Presidente eletto della Società Chimica Italiana per il triennio 2008-2011. Presidente del MUSIS (Museo Multipolare della Scienza e dell'Informazione Scientifica) dal 1991 ad oggi.

ArteScienza Anno VI, N.12 dicembre 2019

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arte e Scienza, verso una ricomposizione culturale
di Luigi Campanella

Sunto. Nella società post-industriale, in cui viviamo, la cultura sembra prevalere sempre di più sulla struttura, riconoscendo alla dimensione creativa delle attività umane il ruolo di guida e di orientamento. La tradizionale articolazione della cultura in umanistica e scientifica deriva da una visione sbagliata, ma soprattutto da una politica di potere delle scuole accademiche. Un segnale di cambiamento verso la uni-tarietà della cultura è la sua visione e concezione di bene culturale: prima era so-stanzialmente il reperto umanistico, oggi anche lo strumento scientifico. La bellezza estetica degli strumenti ne valorizza la ricollocazione all'interno di un ambiente, di un’atmosfera similmente a quanto avviene per le opere d'arte. Un'altra ricomposi-zione culturale, con la rivalutazione della storia della scienza e degli archivi storici, riguarda il rapporto fra teoria ed esperienza.